Luoghi Sconosciuti di Napoli le Gemme da Vedere

Napoli è una città incredibile il cui centro storico è stato dichiarato patrimonio dell ‘Unesco. Ci sono però luoghi e posti insoliti che molti non conoscono e meritano di essere visitati. Questa guida è fatta per coloro che amano andare a sbirciare gli angoli poco noti della città campana, iniziamo subito.

Quartieri Spagnoli

Creati per volere di Don Pedro da Toledo, nel 1536, come alloggi per la nutrita guarnigione militare, i Quartieri Spagnoli divennero ben presto un luogo malfamato e di degrado. Oltre agli incontri tra militari e prostitute, bande di criminali spadroneggiavano tra i vicoli commettendo ogni tipo di sopraffazione nei confronti della popolazione. La loro pessima fama si è tramandata fino ai nostri giorni, anche se attualmente sono soprattutto un luogo pittoresco dove incontrare l’anima popolare napoletana. Recentemente il graffitista Cyop&Kaf ha realizzato oltre 200 opere sui muri dei quartieri e il giornale Monitor ha pubblicato una serie di testimonianze di persone che hanno vissuto qui da sempre e si sono impegnate in progetti di rivalutazione sociale.

murales di Cyop e Kaf ai quartirei spagnoli
murales di Cyop e Kaf ai quartirei spagnoli

Chiostro di Santa Caterina

chiostro della chiesa di Santa Caterina a Formiello in piazza Enrico de Nicola, che nel XVIII secolo venne trasformato in una fabbrica di lana con 700 operai impegnati a realizzare le divise dell’esercito del Regno delle Due Sicilie. Terminata la produzione con la nascita del Regno d’Italia, l’edificio divenne un imponente reperto di archeologia industriale. Nel 2006 il Lanificio 25 (questo il suo nome attuale) ha visto una nuova trasformazione, diventando un centro culturale e un locale notturno con molteplici attività, quali concerti, mostre d’arte contemporanea, rassegne teatrali, workshop di danza, incontri e dibattiti.

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Le scale di Napoli

Napoli è una città di scale. Sono infatti più di 200 (135 scale vere e proprie e 69 gradinate) e percorrono la città dal mare alla collina.  La più lunga è quella che collega Spaccanapoli con San Martino (Pedamentina). Le scale del Petraio sono stupende, dall’ alto si va verso il mare. Si parte da via Annibale Caccavello fino al corso Vittorio Emanuele.

Le stradine del quartiere di Chiaia denominate “i baretti”. Per contrastare i recenti episodi di violenza avvenuti nel quartiere, il Ba-bar uno dei locali di Chiaia divenuto un crocevia di culture e un punto di riferimento per i giovani, ha organizzato una serie di appuntamenti dal titolo “Muro Ba-bar: la cultura non piace alle armi”.

scala petraio napoli

Cimitero delle Fontanelle

si trova in Via Fontanelle 80 ed è una grotta di tufo che ospita centinaia di teschi e ossa umane disposte in modo particolarmente pittoresco. Questo luogo racconta la storia di una pratica sviluppata in tempi antichi, che è quella di pregare un’anima in purgatorio per chiedere un favore. I credenti avrebbero adottato il teschio e le ossa dell’anima e avrebbero pregato fino a quando il loro favore non fosse stato concesso. La transizione dell’anima dal purgatorio al paradiso sarebbe più veloce grazie alle preghiere. All’interno della grotta c’è anche una chiesa non ortodossa che è rimasta chiusa per anni e riaperta solo di recente a coloro che ne apprezzano il mistero e la bellezza.

cimitero fontanelle
cimitero fontanelle

I pescatori del Porto

la figura del pescatore è ancora in grado di suscitare rispetto e curiosità, rivelando sapori e gesti antichi che si tramandano di padre in figlio. Non è un lavoro che si impara sui libri e richiede una dura gavetta per apprendere a governare una barca, avere dimestichezza con il mare e i venti, conoscere gli attrezzi del mestiere e le specie marine. Ma oltre ai professionisti, sul lungomare di Mergellina sono numerosi i pescatori amatoriali
che passano la giornata e a volte la nottata sugli scogli con il loro secchiello e lo sguardo
fisso sul mare.

il Tango a Napoli

Napoli è la capitale italiana del tango, ci sono decine di milonghe in cui ballare. Un appuntamento per gli amanti di questo ballo è il Salone Margherita, uno spazio ricavato sotto la Galleria Umberto I. Ogni  venerdì sera si affolla di cultori di Gardel, che lasciano battere il loro cuore al palpito della musica e abbandonano il corpo al ritmo vitale dei movimenti. Gli uomini entrano con il sacchetto delle scarpe da ballo in mano, le donne indossano calzature con tacchi impegnativi. L’eleganza tanghera si mischia con qualche elemento casual, mentre arzilli sessantenni, sfidando le leggi della gravità, ostentano una seconda giovinezza.

Lago d’ Averno

La zona dei Campi Flegrei non è particolarmente ben tenuta, ma il lago d’Averno rappresenta un eccezione. Si tratta di una tranquilla oasi verde, adorata dai locali che si fermano a fare una passeggiata, a fare sport o semplicemente a rilassarsi. Considerata la porta dell’inferno nei tempi antichi, è in realtà uno dei laghi più belli del sud Italia. Sorpassato dalla natura e costellato di rovine romane, è un luogo affascinante, storico e rilassante . Pedala attorno al lago e goditi un picnic nella meravigliosa natura.

lago averno
lago averno

Street Art

Decine di creatori di street art hanno impreziosito i muri di Napoli, diventati da qualche anno le tele di un museo a cielo aperto. Per conoscerne la storia è opportuno iscriversi a una delle visite guidate settimanali, in compagnia di storici dell’arte ed esperti in arte urbana, organizzate da Napoli Paint Stories. Tra tutte le opere, la più famosa è senza ombra di dubbio “La Madonna con la Pistola” l’unica opera “italiana” di Banksy,
il celeberrimo e anonimo artista di Bristol. Il murales si trova in P.za Gerolomini, in
pieno centro storico e recentemente è stato messo sotto vetro per evitare che venga
distrutto

 

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